Ad aprile è aumentatato l’indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio rispetto al mese di marzo (+0,4%). Nella media del trimestre febbraio-aprile 2014, l’indice non cataloga nessuna variazione riguardo ai tre mesi precedenti.
Sono quesi i dati diffusi dall’Istat, aggiungendo che riguardo ad aprile 2013, l’indice grezzo del totale delle vendite registra una variazione positiva del 2,6%, il rialzo tendenziale più alto da aprile 2011. Una spinta è giunta però dalle festività pasquali cadute nel mese di aprile. Stando a Codacons l’esito ottimo anno su anno deriva da una “illusione ottica”. “Il segno positivo delle vendite è da attribuire unicamente ad una alterazione, legata alla ricorrenza di Pasqua che, quest’anno, è stata festeggiata nel mese di aprile, mentre nel 2013 era caduta nel mese di marzo – dice il presidente Carlo Rienzi – non a caso l’incremento più elevato delle vendite è stato registrato nel settore alimentare, comparto che caratterizza fortemente questa festività”.
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“Inutile farsi illusioni e credere in miracoli irrealizzabili – prosegue Rienzi – purtroppo i consumi delle famiglie italiane sono in calo anche nel 2014, e solo in parte il bonus da 80 euro in busta paga introdotto dal Governo potrà far recuperare i 21,6 miliardi di euro di minori spese delle famiglie registrate nel 2013”.
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In rapporto con il mese precedente, accrescono le vendite di prodotti alimentari (+1,2%), mentre si riducono lievemente quelle di prodotti non alimentari (-0,1%). Mentre, variazioni tendenziali positive si hanno sia per le vendite di prodotti alimentari (+6,7%) sia, in modo fermamente più contenuto, per quelle di prodotti non alimentari (+0,2%).