Le casalinghe di una volta non esistono più o – come dice qualcuno – non sono disperate al punto da sentirsi in dovere di sottoscrivere una polizza. Le polizze per casalinghe, in realtà sarebbero obbligatorie, introdotte da una legge nel 2000 ma le sanzioni per chi non rispetta la normativa, sono inesistenti.
Le casalinghe di oggi non vogliono tutelarsi dagli incidenti domestici e non perché credano di non incappare mai in qualche inconveniente, ma perché ritengono la polizza assolutamente inutile. 12 euro annui, che possono essere considerati pochi, ma che sono anche considerati inutili. 12,91 € per la verità.
> Assicurazione INAIL per casalinghe – Richiesta erogazione rendita
L’assicurazione è rivolta ai cittadini tra 18 e 65 anni che si occupano in via esclusiva della cura della casa. La polizza è stata pensata per le donne ma poi è stata estesa anche ad altre categorie e generi. Si pensi soltanto che è molto gettonata dagli studenti fuori sede e dai disoccupati che sono costretti a restare a casa. Nel 2014, tanto per fare ancora qualche numero, le polizze sottoscritte sono state 1,2 milioni di cui 12500 erano uomini. Ci si aspettava però un’adesione di massa da parte di tutta la platea stimata di 5-6 milioni di persone.
L’INAIL ha deciso di lanciare l’allarme e anche una nuova campagna di sensibilizzazione e pubblicità della polizza, per convincere chi non ha ancora aderito a farlo. In realtà l’adesione bassa si lega anche ai bassi risarcimenti. A titolo esemplificativo diremo che l’assicurazione copre gli infortuni ma per accedere alla rendita minima bisogna riportare un’invalidità del 27% che vuol dire perdita dell’avampiede o del pollice. E la rendita sarebbe soltanto di 186,17 euro al mese. In realtà l’invalidità al 100% è pagata anche 1292,90 euro ma in generale le maglie per ottenere il risarcimento sono troppo strette.