Parliamo ancora di Riforma del Lavoro. La famosa legge 92/2012 che, entrata in vigore dal luglio del 2012, prevede che a partire dal 1° gennaio del 2013 le aziende che assumono nuovo personale possano usufruire di sgravi fiscali e contributivi.
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Sono proprio queste voci, infatti a pesare di più sulla ripresa dell’occupazione italiana in quanto, con il crollo dei consumi e, quindi, del fatturato aziendale, sono diventate un peso insostenibile.
La Riforma del Lavoro ha così previsto delle agevolazioni a carico delle aziende che assumono.
In particolare gli sgravi contributivi previsti sono ad appannaggio delle aziende che hanno assunto persone con più di 50 anni e disoccupate da almeno un anno dopo il 1° gennaio 2013, in misura pari al 50% del totale contributivo dovuto per ogni dipendente e per un massimo di 12 mesi.
Gli sgravi contributivi sono previsti sia per assunzioni a tempo determinato che per assunzioni a tempo indeterminato. Nel caso il lavoratore venga assunto prima con un contratto a tempo determinato e poi normalizzato a tempo indeterminato, l’azienda può usufruire degli incentivi per ulteriori sei mesi.
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Possono usufruire di questo incentivo anche le aziende che assumono donne (senza limiti di età) che siano disoccupate da almeno sei mesi e residenti nelle regioni del Mezzogiorno e quelle che assumono nelle aree in cui la sproporzione tra uomini e donne sia superiore al 25%.