In teoria nessuno, ma, secondo una recente ricerca condotta dalla Fsa –Financial Services Authority– una sorta di Consob inglese, in un buon numero di casi i consulenti bancari non hanno fatto a dovere il loro compito e hanno dato dei consigli sbagliati ai loro clienti. Nello specifico nell’11% dei casi si è trattato di consigli non adeguati e nel 15% il consulente non ha preso le giuste informazioni per consigliare la soluzione migliore al risparmiatore.
La FSA ha fatto una mystery shopping review, ossia un controllo effettuato dai suoi ispettori che si sono spacciati per normali clienti e ha scoperto questa pericolosa realtà. Gli interventi sono stati 213 in totale e hanno riguardato sei diversi istituti bancari.
Nello specifico gli ispettori hanno constatato raccomandazioni non in linea con i profili di rischio del cliente o con le sue necessità finanziarie.
Questo tipo di indagine ci consente di capire cosa succede ai clienti quando comprano prodotti finanziari. Se da un lato siamo delusi dai risultati, dall’altro siamo incoraggiati dalle iniziative che gli istituti hanno preso per rettificare la situazione
ha commentato Clive Adamson, direttore della supervisione alla Fsa.