L’agenda relativa ai dati macroeconomici della giornata di oggi riguardava principalmente gli indici Pmi del settore manifatturiero.
Nel nostro Paese sale a 54,8 a maggio da 53,8 di aprile, il livello più alto da aprile 2011, cala a sorpresa in Germania a 51,1 da 52,1 di aprile, mentre in Francia è ai massimi da 12 mesi pur restando, a quota 49,4, sotto la soglia dei 50 punti che indicano una fase espansiva dell’economia. Da seguire con attenzione anche l’inflazione tedesca di maggio. Negli Usa, si registra il +0,4% dei redditi personali di aprile, in miglioramento dalla variazione nulla precedente; la spesa personale è invece rimasta ferma (agenda). Anche per gli Stati Uniti è giornata di Pmi, con l’indice manifatturiero sceso lievemente in maggio a 54 punti in maggio da 54,1 in aprile. Sopra le aspettative l’altra indicazione sul manifatturiero, quella dell’Ism, con il rilevatore in crescita a 52,8 punti in maggio. Battono le attese anche le spese per le costruzioni: +2,2% in aprile. In Cina, in mattinata, il Pmi manifatturiero calcolato da Hsbc è salito a 49,2 punti, in linea con le attese e dai precedenti 49,1 punti. Sotto la soglia di 50 punti, comunque, indica ancora una contrazione economica. Sempre a maggio, l’indice Pmi manifatturiero del Giappone è salito a 50,9 dal 49,9 di aprile, tornando cosi” in area positiva.
Sessione che si chiude in maniera piatta per la Borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei che si è fermato in mattinata a 20.569,87 punti (+0,03%). Il piccolo guadagno rappresenta in ogni caso la 12esima seduta consecutiva di rialzo. Boom di Shanghai: l’indice Composite ha chiuso la giornata in rialzo del 4,6%, in scia alle indiscrezioni di un possibile raddoppiamento del programma centrale di pulizia nel sistema finanziario locale traballante.