Per quanto concerne l’industria, l’indice destagionalizzato della produzione italiana a settembre è calato dello 0,9% in confronto al mese precedente. Su base mensile, pertanto, l’indice è in calo dello 0,2%. La contrazione era nell’aria. Gli esperti ipotizzavano che si sarebbe attestata intorno allo 0,8%.
Nel mese precedente, per l’esattezza, la produzione dell’industria era cresciuta dello 0,3% su base mensile, ma era calata dello 0,7% considerando i dati annuali. In termini di trend l’indice destagionalizzato, corretto per gli effetti di calendario, è diminuito del 2,9%. Nella media dei primi nove mesi dell’anno la produzione è calata dello 0,5% in confronto al medesimo periodo dell’anno precedente.
Ad ogni modo il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, è ottimista su quelli che saranno i dati riguardanti il mese di ottobre:
Questo dato è arrivato dopo un mese che è stato positivo; è chiaro che siamo in una situazione dove c’è un mese giù e un mese su, il trend non è certamente positivo e purtroppo questo lo sappiamo. Il centro studi di Confindustria lo continua a dire da tempo: queste oscillazioni possono essere legate a tanti fattori e comunque non si può esprimere dei giudizi e individuare dei trend se non su una serie di mesi. Aspettiamo quello che verrà nei prossimi mesi. Più nel dettaglio del dato, a settembre l’indice destagionalizzato ha presentato variazioni congiunturali negative in tutti i comparti: sono diminuiti i beni di consumo (-3,2%), i beni strumentali (-2,4%), l’energia (-1,5%) e, in misura più lieve, i beni intermedi (-0,8%). Gli indici corretti per gli effetti di calendario hanno registrato cali tendenziali in tutti i raggruppamenti principali d’industrie: l’energia (-3,6%), i beni di consumo (-3,3%), i beni intermedi (-2,8%) e i beni strumentali (-2,7%).