L’equinozio del 21 marzo non segna soltanto l’avvio della primavera che, tra l’altro, non è sbocciata in tutte le regioni del nostro paese, ma segna anche l’inizio dell’ottava edizione della campagna d’iscrizioni al 5 per mille. Come molti contribuenti sanno, nel firmare la dichiarazione dei redditi, sia essa redatta in forma autografa o con l’ausilio di un Caf o di un commercialista, si deve sempre indicare la destinazione dell’8 per mille o del 5 per mille delle proprie tasse.
►Il CUD avvia la stagione dichiarativa
Dal 22 marzo al 7 maggio, quindi, gli enti di volontariato e le associazioni dilettantistiche, possono chiedere all’Agenzia delle Entrate di essere ammesse alla ripartizione del 5 per mille. Vi sarà capitato infatti di leggere sui siti internet delle associazioni di volontariato, l’invito a devolvere questa percentuale minima alle attività dell’ente. Per farlo occorre indicare il codice fiscale dell’associazione.
Non tutte le associazioni però, possono ottenere il 5 per mille. Le richieste devono essere vagliate dall’Erario che nella circolare numero 6/E pubblicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate, spiega quali sono le modalità, le scadenze e gli adempimenti da compiere.
Complessivamente, nel 2013, ci saranno circa 400 milioni di euro da ripartire tra le associazioni iscritte negli elenchi del 5 per mille. Questo fondo è stato definito nell’articolo numero 23 comma 2 del decreto legge del 2012 numero 95, meglio conosciuto come decreto sulla spending review.