In mattinata i mercati stanno tentando di stabilizzare il proprio recupero, già reso reale dalle ultime sedute, scommettendo sul raggiungimento di un’intesa definitiva tra la Grecia e i suoi creditori internazionali.
“Ci sono due o tre questioni molto specifiche, tre sulle cinquanta su cui abbiamo già raggiunto un’intesa”, ha detto alla tv greca “Mega” il ministro dell’Economia George Stathakis specificando che tra i punti in sospeso ci sono uno sconto sul debito a lungo termine e l’esenzione dall’Iva nelle isole greche, un tema caro alla formazione di destra “Greci indipendentI”. Per il governo Tsipras, infatti, la partita si gioca ormai all’interno del Paese: dopo le concessioni fatte all’ex Troika su stipendi e pensioni, il premier rischia di perdere pezzi della maggioranza e per questo potrebbe chiedere – in Parlamento – un aiuto alle opposizioni. I mercati vivono la seduta di oggi in attesa della nuova riunione dell’Eurogruppo che dovrebbe dare il definitivo via libera all’accordo per poi sbloccare gli aiuti ad Atene entro il 30 giugno, quando scadono i finanziamenti del Fmi. I provvedimenti, infatti, saranno sottoposti a Consiglio europeo al via domani pomeriggio.
A Milano Piazza Affari è sulla parità dopo un buon avvio, Londra avanza dello 0,5%, mentre Francoforte recupera lo 0,1% come Parigi. Lo spread è stabile a 125 punti base con i Btp che rendono il 2,1% sul mercato secondario. L’euro, invece, è sotto pressione: la diffusa fiducia per un’intesa imminente sul futuro di Atene sposta l’attenzione degli investitori sulla prospettiva di aumento dei tassi di interesse Usa da parte della Fed che secondo uno dei governatori Usa potrebbe addirittura attuare una doppia stretta entro fine anno. La moneta unica passa di mano a 1,1193 dollari e a 138,68 yen.