Investimenti, scendono le spese di commissione

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 Anche chi ha poche possibilità economiche oggi può investire meglio rispetto ad un anno fa. Stando a CorrierEconomia dal primo gennaio 2014, il micro risparmio non soffre più per l’eccessivo carico dell’imposta di bollo, applicata dal 2012 a tutti gli investimenti. Anche se l’aliquota è salita al 2 per mille, l’abolizione della soglia minima di 34,2 euro tocca i mini patrimoni e nei prossimi mesi anche la tassazione sui rendimenti e sui capital gain potrebbe essere ridefinita.

Quindi, se nel 2013 chi metteva da parte mille euro, pagava un’imposizione del 3,4%, oggi per lo stesso importo si paga solo 2 euro (il 2 per mille), cifra che, minima, incoraggia anche banche, società di gestione e compagnie assicurative a incentivare il ‘piccolo’ risparmio a piccole dosi con prodotti specifici.

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La Banca Popolare dell’Emilia Romagna ha diminuito l’importo minimo investibile su vari certificati di deposito, portandolo da 10 mila euro (5 mila per le durate oltre i 18 mesi) a mille euro. Etica Sgr offre fino al 31 luglio 2014 per chi sottoscrive presso le filiali di Banca Etica un piano di accumulo su uno dei quattro fondi disponibili, l’ opportunità di non pagare i diritti fissi di 12 euro richiesti al primo versamento.

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Zero diritti fissi di sottoscrizione anche per i pac sul fondo Tricolore di Anima Sgr, proposto a inizio 2012 e per tutti i fondi offerti da CheBanca!, che fino al 30 giugno sopprime le commissioni di sottoscrizione, switch e rimborso. Nessun bollo anche per gli Exchange Traded Fund, fondi quotati che replicano passivamente un indice di riferimento.

 

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