Era stato detto da più analisti che gli investimenti in azioni sarebbero ritornati convenienti e, infatti, l’azionariato sembra aver ripreso a correre: da gennaio il listino milanese è salito facendo capire quanto la Borsa sia in ripresa.
Nel mercato dove i contrattano le azioni gli investitori si aspettano ancora il rally di fine anno che, può portare guadagni o far recuperare le perdite accumulate. Il 2013 si avvia alla conclusione in maniera positiva avendo fatto registrare, da inizio anno, un rialzo intorno al 10%, al netto delle turbolenze che hanno reso nulla parte della performance positiva immagazzinata da gennaio 2013.
Dal momento che alla fine mancano ancora oltre 10 sedute di Borsa, è ancora presto per pronunciarsi in modo definitivo, ma gli investitori istituzionali non perderanno l’occasione di favorire una chiusura dell’anno positiva, anche perchè a tale risultato sono collegate le commissioni di performance dei fondi.
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Molto deriverà dalla capacità del governo italiano, dai segnali economici che arrivano dagli Stati Uniti e dallo stato di salute del settore finanziario che ha un peso importantissimo sulla performance di Piazza Affari. Gli analisti di Bnp Paribas sottolineano come “la profittabilità delle società del vecchio continente abbia reagito positivamente ai primi segnali di ripresa economica mentre le aziende dei paesi emergenti stanno continuando a soffrire dell’aumento del costo del lavoro con effetti negativi sulla marginalità. L’Italia, insieme a Germania, Spagna ed Austria sono le nostre scelte migliori”.