Banca Carige ha fatto registrare un rimbalzo a Piazza Affari a seguito delle voci insistenti riguardanti l’interesse di nuovi investitori desiderosi di acquistare una quota di capitale dell’istituto ligure dopo la bruttissima prova degli stress test.
Il rimbalzo è dovuto anche alle possibili operazioni di M&A.
Attorno alle 10,45 il titolo ha fatto segnare un aumento di oltre il 9% a 0,0729 euro, circa dopo avere lasciato per strada più del 28% nelle ultime cinque sedute.
Carige è il migliore titolo dell’indice FTSE ALL-Share delle banche italiane, in aumento dello 0,27%. I volumi sono ottimi con 42,7 milioni di titoli trattati, coerentemente con la media delle ultime trenta sedute (84 milioni di pezzi) ma sotto gli scambi, particolarmente intensi, delle ultime cinque sessioni giornaliere.
Indiscrezioni rivelano che Andrea Bonomi, numero uno di Investindustrial, è pronto a fare un investimento nella banca guidata da Piero Montani che dovrà colmare la carenza patrimoniale da 814 milioni di euro evidenziata dagli stress test della Bce in gran parte con un aumento di capitale, oscillante tra i 500 e i 650 milioni.
Tecnicamente l’ingresso nel capitale della banca da parte del nuovo ‘socio’ con una quota significativa potrebbe verificarsi in differenti modi: acquisendo i diritti dell’aumento sul mercato o dalla Fondazione, o un mix dei due. Non è stato possibile avere un commento da Investindustrial. Ci sarebbe inoltre un interesse della famiglia Malacalza. Per il momento, però, sono solo speculazioni. Equita Sim commenta:
Il mercato vedrebbe con favore l’arrivo di un forte azionista privato, ma l’esperienza dei recenti aumenti di capitale insegna che la pressione sui titoli rimane significativa fino all`inizio dell’operazione. Inoltre, i tempi per un eventuale significativo ingresso nel capitale di soggetti terzi sono lunghi.