Inwit, società controllata di Telecom Italia operativa nel comparto delle torri di trasmissione, ha mandato in archivio il primo trimestre di attività con un utile netto di 21,31 milioni di euro, un ebitda di 34,95 milioni, con un margine sui ricavi pari al 44,3%, e un fatturato che si attesta a 78,96 milioni.
Gli investimenti del periodo sono stati pari a 1,9 milioni di euro e l’indebitamento finanziario netto si è portato a 102,48 milioni dai 132 milioni di euro di fine aprile, stimolando un flusso di cassa netto di 29,5 milioni.
Inwit è stata creata il 14 gennaio e il ramo d’azienda delle torri è stato conferito da Telecom Italia con efficacia 1 aprile 2015. Di conseguenza i dati finanziari forniti oggi sono di fatto inerenti ai tre mesi dal 1 aprile al 30 giugno e non esistono informazioni confrontabili.
Più nel dettaglio, i ricavi verso Telecom Italia, pari a 63,33 milioni di euro, rispecchiano le condizioni del contratto di servizio, il Master Service Agreement (MSA) per il periodo dal primo aprile (data di efficacia dell’MSA) al 30 giugno. Mentre i ricavi da clienti terzi si sono attestati a 15,63 milioni di euro.
La società ha dunque confermato le stime 2015 contenute nel prospetto di quotazione (ebitda minimo per il periodo di 9 mesi dal primo aprile al 31 dicembre pari a 103,3 milioni) e la volontà di cogliere “senza fretta” opportunità di crescita esterna e di consolidamento.
Questo il commento ai dati dell’amministratore delegato Oscar Cicchetti:
Siamo soddisfatti dei primi risultati dalla quotazione di Inwit, che confermano la solidità del nostro modello di business e la bontà della gestione industriale. Guardiamo inoltre con attenzione e interesse, ma senza fretta, a tutte le opportunità di crescita inorganica e di consolidamento.
Nel contempo, secondo quanto riportano le fonti, Inwit mira ad assegnare ai propri azionisti un dividendo pari al 90% dell’utile netto. Alla data del prospetto informativo relativo all’Ipo la società aveva dichiarato di non aver ancora adottato una politica dei dividendi.