Le abitudini degli italiani sono in continuo cambiamento. Pertanto, l’Istat cerca di restare al passo, adattando il paniere dei consumi sul quale viene calcolata l’inflazione al nuovo stile di vita del Paese.
Non si farà più menzione del registratore dvd o del navigatore per lasciare spazio alla sharing economy: nel basket Istat, infatti, entrano sia il car sharing che il bike sharing. In crescita anche l’attenzione all’alimentazione, spazio dunque a biscotti e pasta senza glutine, alla birra analcolica, alle bevande al distributore automatico e anche al caffè al ginseng al bar. Non si configurano più come consumi consolidati, invece, l’impianto hi fi e i corsi d’informatica.
Tra le novità più rilevanti, però, c’è da registrare l’entrate nel paniere di “assistenza fiscale alla persona” con “assistenza fiscale per il calcolo delle imposte sull’abitazione”. Un’integrazione che si è resa necessaria, spiegano i responsabili dell’indagine sull’inflazione dal momento che l’introduzione della Tasi ha spinto le famiglie a servirsi di un’assistenza di questo tipo, vista la non semplicità, e questo viene chiaramente dal territorio.
Spiega l’Istat:
Per ampliare la copertura dei diversi aggregati di consumo sono state fatte altre modifiche. Ad esempio, è stata inserita la nuova posizione rappresentativa pizza – prodotto di panetteria nell’ambito della nuova sottoclasse Pizza e quiche, all’interno della divisione di spesa Prodotti alimentari e bevande analcoliche; la nuova posizione rappresentativa Letto è introdotta a migliore copertura dell’aggregato superiore di riferimento Mobili per camera da letto, accanto alle posizioni già esistenti Materasso e Armadio guardaroba; la posizione rappresentativa Visita medica specialistica in regime di intra moenia ora include il nuovo prodotto “Ortopedico (attività intramuraria)”, che si aggiunge ai tre esistenti “Oculista (attività intramuraria)”, “Cardiologo (attività intramuraria)”, “Ginecologo (attività intramuraria)”.