I dati diffusi dal’Istat parlano di un miglioramento del fatturato dell’industria che ha aperto il 2014, facendo registrare una crescita a gennaio del 3% su base annua, grazie al traino dell’estero. Questo è il rialzo più alto da dicembre 2011, guardando le serie corrette per gli effetti di calendario. E il giro d’affari è positivo anche su dicembre, con un aumento dell’1,2%. Vanno ancora meglio gli ordinativi dell’industria, che continuano a crescere, con un aumento a gennaio del 2,6% su base annua. Lo comunica l’Istat, che in confronto a dicembre cataloga un rialzo del 4,8%, il più alto dal dicembre del 2010. A dare impulso alle commesse, sono sempre i mercati esteri.
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Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 22 di gennaio 2013), il fatturato complessivo è aumentato in termini tendenziali del 3,0%, con aumenti del 6,7% sul mercato estero e dell’1,1% su quello interno. Per gli ordinativi totali, a gennaio, è stato registrato un aumento congiunturale del 4,8%, con incrementi del 6,4% degli ordinativi esteri e del 3,8% di quelli interni.
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Sempre dall’Istat, giungono anche i rilievi sulle retribuzioni contrattuali orarie, che rimangono quasi ferme a febbraio rispetto a gennaio, andando su appena dello 0,1% su base mensile. Nel raffronto annuo invece salgono dell’1,4%, il medesimo valore già registrato a gennaio. Si allarga così la forbice con l’inflazione, ferma nello stesso mese allo 0,5%. In sostanza i salari aumentano quasi il triplo dei prezzi, ma il divario è dovuto alla frenata dei listini.