A marzo la produzione industriale è apparsa in crescita, raggiungendo il dato più elevato dall’agosto del 2011: l’indicatore dell’Istat registra un aumento dello 0,4% in confronto a febbraio (indice destagionalizzato) e del 4,3% rispetto al marzo del 2014 (indice grezzo).
Modificato per gli effetti di calendario, l’incremento rispetto al marzo 2014 è dell’1,5%. L’Istituto di statistica aggiunge che, nel trimestre, il calo della produzione industriale si riduce a -0,1% annuo. Se si guarda invece al raffronto con tra il primo trimestre 2015 (l’ultimo censito) e quello precedente, l’aumento dello 0,3% è l’incremento maggiore per la produzione industriale da oltre un anno: per trovare un dato più alto bisogna tornare al quarto trimestre 2013 (+0,4%). Si tratta inoltre del secondo aumento trimestrale consecutivo (a ottobre dicembre è stato +0,2% sul trimestre precedente). I dati positivi bissano le rilevazioni di giovedì, dalle quali è emersa la potenziale ripresa economica italiana.
A livello di settori di attività economica, dice l’Istat, “i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+22,2%), della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+15,9%) e della fabbricazione di mezzi di trasporto (+13,2%). Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori dell’attività estrattiva (-9,4%), dell’industria del legno, della carta e stampa (-5,9%) e della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-5,1%).
Resta forte la dinamica della produzione di autoveicoli, che aumenta del 36,9% sul marzo 2014: si tratta del sesto mese di rialzo a due cifre consecutivo. Nella media del primo trimestre il rialzo è pari al 36,2%.
I dati statistici evidenziano variazioni congiunturali positive nei raggruppamenti dei beni di consumo (+1,4%) e dei beni intermedi (+0,3%); diminuiscono invece i beni strumentali (-0,2%) e l’energia (-0,1%). In termini tendenziali, cioè sul 2014, “gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a marzo 2015, aumenti nei comparti dell’energia (+4,8%), dei beni di consumo (+3,5%) e, in misura più lieve, dei beni strumentali (+1,4%); segnano invece una diminuzione i beni intermedi (-2,0%)”.