Le esportazioni italiane in aprile ritornano a salire su base mensile, dopo tre cali ininterrotti, facendo registrare un aumento dello 0,4%. È quanto rilevato dall’Istat, che rispetto al 2013 registra un aumento del 2,0%, grazie all’aiuto giunto dall’Ue (+5,0%), con vendite in aumento dalla Polonia alla Germania. Invece le importazioni sono in calo, sia su marzo (-0,6%) che su base annua (-2,9%).
Nel dettaglio, l’Istat evidenzia la crescita, in termini tendenziali, delle esportazioni verso Polonia (+14,8%), Repubblica ceca (+14,5%) e Belgio (+8,9%). Vanno bene anche le vendite verso Germania e Spagna (in entrambi i casi +5,6%). Segnano, di contro, una discesa le vendite dirette fuori dai confini dell’Ue (-1,7%), dove è alta la flessione avutasi per la Svizzera (-16,4%), riequilibrata dalle prestazioni nei confronti di Stati Uniti (+5,1%) e Giappone (+7,1%). Guardando all’import, l’Istat pone in evidenza i crolli degli acquisti da paesi Opec (-19,1%) e Russia (-15,7%).
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Sono in crescita i settori del Made in Italy, con miglioramenti per abbigliamento (+10,6%) e macchinari (+7,3%). In crescita anche le vendite di mobili (+4,7%). Incrociando paesi e settori, la crescita tendenziale dell’export, dice l’Istat, deriva per più del 30% dall’aumento delle vendite di autoveicoli verso gli Stati Uniti, metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, verso la Francia e macchinari e apparecchi verso gli Stati Uniti e la Polonia.
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Per la bilancia commerciale, ad aprile l’Istat registra un avanzo di 3,5 miliardi di euro, in «ampio miglioramento» rispetto all’anno precedente (quando il surplus si fermava a 2 miliardi).