I passeggeri degli aeromobili devono versare un’addizionale comunale sul prezzo del biglietto a partire dal primo luglio del 2013, la scadenza che originariamente era stata associata all’aumento di un punto percentuale dell’IVA. Adesso, però, l’INPS, in una circolare, chiarisce la questione della tassa d’imbarco.
►Il prestito per chi deve andare in vacanza
Tutti i gestori dei servizi aeroportuali, entro un mese dalla riscossione, devono comunicare all’INPS quanto le singole compagnie aeree hanno versato a titolo di addizionale comunale, in relazione ai diritti d’imbarco dei passeggeri. La circolare in cui si chiarisce questa pratica è la numero 112 del 25 luglio.
Nel documento che si spiega che tutti i passeggeri degli aeromobili dovranno pagare due euro in più sul biglietto in qualità di addizionale comunale sui diritti d’imbarco. Prima la gabella corrisposta era di 3 euro, adesso la quota è salita a 5 euro.
►Il risparmio per i viaggi parte da internet
Quindi le compagnie aeree dovranno versare entro tre mesi dalla fine del mese in cui si ha l’obbligo di versamento, gli imporsi ai gestori dei servizi aeroportuali. Questi dovranno a loro volta occuparsi di versare le quote ottenute all’INPS inviando una comunicazione all’Istituto. Infine i gestori dei servizi aeroportuali dovranno comunicare all’INPS entro un mese dalla riscossione delle addizionali, gli importi versati dalle singole compagnie.