Produttiva visita in Italia del Presidente della Russia Vladimir Putin. Il vertice Italia-Russia di Trieste ha portato a diversi accordi. Gli accordi commerciali siglati sono 28 e poi ci sono 7 accordi governativi e un protocollo di intesa. Soddisfatto il Presidente del Consiglio Enrico Letta che ha parlato della necessità di trasformare questi accordi in fatti concreti utili alle imprese, all’aumento dei posti di lavoro e ai settori della ricerca, della cultura e della salute.
Nella conferenza stampa congiunta, Letta ha messo l’accento sull’importanza della partnership tra i due Paesi che si basa sugli accordi di tipo economico. Il Presidente del Consiglio ha parlato della cifra di 1 miliardo di euro messo dai due Paesi per creare joint venture.
I settori commerciali interessati dagli accordi sono soprattutto quelli finanziario, dell’energia e industriale. L’Eni è rientrata in quattro accordi che riguardano le reciproche forniture di greggio e investimenti congiunti nell’ambito degli idrocarburi.
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Secondo gli accordi, la società russa Rosneft fornirà greggio a Pkc Scwedt, che si trova in Germania, e Ceska Rafinerska, che si trova in Repucbblica Ceca. Queste sono due società partecipate di Eni. Ceska Rafinerska fornirà greggio aRurh Oel, in Germania, per la parte di quote detenute da Rosneft negli impianti. Inoltre, Italia e Russia hanno trovato l’accordo per un investimento congiunto nel nuovo polo logistico vicino a Venezia considivendone i principi di base.
Accordo anche tra Eni e Skolkovo per la ricerca e le nuove tecnologie in ambito energetico. Skolkovo mette quindi a disposizione di Eni il suo settore tecnologico, ed Eni contribuisce con la sua esperienza industriale e la competenza.
Ulteriori accordi sono stati siglati tra Enel e Rosneft e JSC Rosseti e Prysmian. Nel settore degli idrocarburi e in quello tecnologico e dell’energia. Rosneft, Rostec e Pirelli nel settore degli pneumatici e Inalca e ministro dell’Agricoltura della regione di Orenburg nel settore bovino da valorizzare in Russia e che riguarda l’unico accordo siglato oggi nel settore agroalimentare.