Circa 5,6 milioni di italiani si preparano a muoversi cogliendo al volo l’occasione che si presenta con il ‘ponte’ del primo maggio, il secondo in un brevissimo lasso di tempo.
In confronto al break della settimana scorsa, quello verificatosi in concomitanza con la giornata del “25 aprile”, si registra un dato fortemente in crescita. Un milione e trecento saranno le persone in più che si muoveranno. Malgrado ciò, rispetto al ‘ponte’ dello scorso anno occorre registrare una diminuzione della domanda dell’8,7 per cento. I dati sono analizzati dal presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, in seguito ad un’indagine effettuata da ACS Marketing Solutions dal 15 al 19 aprile.
Sono dunque 5,6 milioni gli italiani in partenza: di questi, il 93,4 per cento resterà in Italia (contro il 93,9 per cento del 2012); il 5,3 per cento farà un giro all’estero (un punto in meno rispetto al 5,4 per cento l’anno scorso) prediligendo nella maggioranza dei casi le più importanti capitali d’Europa. Chi invece resterà in Italia ha selezionato il mare come meta più ambita. C’è anche chi visiterà le città d’arte o ancora le località montane.
L’albergo rappresenta la forma preferita per questo periodo di soggiorno. C’è chi tuttavia, per risparmiare, si appoggerà in casa di parenti o di amici o presso abitazioni di proprietà.
La spesa media pro-capite, comprensiva di trasporti, cibo, alloggio e svaghi, si attesterà sui 255 euro (stabile rispetto al 2012): per l’esattezza, la spesa a testa sarà di 247 euro per chi resterà in Italia e di 450 euro per coloro che andranno all’estero.
Cifre che innescano un giro d’affari pari a circa 1,4 miliardi di euro (con una flessione del 12,5 per cento rispetto al 2012) ed una durata media della vacanza di 2,5 notti (contro 2,6 notti nel 2012).
Si verifica, pertanto, una minima flessione in linea con la crisi. Sconfiggerla è un obiettivo del nuovo esecutivo.