C’è una prassi ormai sempre più diffusa anche presso il nostro Paese. Utilizzare il web come strumento per aumentare i propri comfort, sotto ogni punto di vista. Perché muoversi da casa se si ha tutto a portata di click.
Questo sembra essere il ragionamento che spinge da un lato i marketing strategist e dall’altro i consumatori. Il risultato? Numerose applicazioni a vantaggio della clientela. Internet diventa sinonimo di comodità.
Di contro, supermercati e centri commerciali si svuotano.
Il dato preminente è che anche gli italiani si stanno abituando sempre di più allo shopping online, sfruttando così tutti i vantaggi della Rete. Ne sono sempre più innamorati.
Anche se rispetto al leader continentale, l’Inghilterra, quello locale vale dieci volte meno. Ma c’è un’enorme possibilità di crescita, soprattutto in Paese in cui è la novità a farla da padrona.
Gli spiragli positivi sono legati a uno dei settori trainanti del made in Italy, il lusso, prova ne sia il matrimonio d’interessi tra il principale player dell’e-commerce in Italia, ovvero Yoox e Net-a-porter (primo retailer a livello mondiale di lusso on-line del gruppo Richemont), che dato vita a un colosso da 1,3 miliardi di ricavi aggregati.
Guardando complessivamente all’evoluzione del business dell’e-commerce, come emerge dall’ultimo rapporto elaborato dalla società di consulenza Casaleggio Associati (survey online con interviste di approfondimento a 390 aziende sulle 3mila contattate), il giro d’affari B2C a livello globale l’anno scorso ha raggiunto i 1.316 miliardi di dollari (+22% rispetto al 2013), con la prospettiva di far lievitare il valore a 1.600 miliardi (+20,9%) alla fine di quest’anno. Un mercato che rappresenta ormai il 5,9% delle vendite al dettaglio complessive (percentuale che nel 2015 salirà al 6,7%).