Occorre fare un po’ di chiarezza sull’Iva per ciò che concerne il regime dei minimi al 5%. Chi può usufruirne?
Il regime dei minimi a questa percentuale potrà essere usato per tutto il 2015 dalle persone fisiche esercenti attività d’impresa o arte o professione, rispettando specifici condizioni e requisiti per l’accesso che sono:
- aver conseguito ricavi o compensi non superiori a determinate soglie che variano a seconda del codice ATECO specifico dell’attività svolta
- aver sostenuto spese per l’acquisizione di lavoro per importi complessivamente non superiori a 5.000 Euro lordi a titolo di lavoro dipendente, co.co.pro., lavoro accessorio, associazione in partecipazione, lavoro prestato dai familiari dell’imprenditore ex art. 60, TUIR;
- il costo complessivo, al lordo degli ammortamenti, di beni mobili strumentali al 31.12 non superiore a 20.000 Euro (i beni utilizzati promiscuamente per l’esercizio dell’impresa, arte o professione, e per l’uso personale o familiare del contribuente concorrono al calcolo del limite di 20.000 € nella misura del 50%, indipendentemente dal loro effettivo utilizzo per l’attività esercitata).
- redditi conseguiti nell’attività d’impresa, arte o professione siano prevalenti rispetto a quelli eventualmente percepiti come redditi di lavoro dipendente e assimilati.
I contribuenti che aderiscono al regime dei minimi 2015 devono versare in maniera obbligatoria i contributi Inps, in particolare alla gestione separata, l’apposito fondo istituito per i professionisti, autonomi, pensionati, lavoratori porta a porta, a progetto ecc senza cassa. I minimi 2015 versano i contributi Inps con l’aliquota al 27,72%.
Per chi accede al regime dei minimi 2015 si potrà godere di una serie di semplificazioni fiscali che riguardano in primo luogo l’Imposta sul Valore Aggiunto, l’Iva.
Queste sono le principali novità introdotte dal decreto semplificazioni, contemplato nella Legge di Stabilità.