Nel disegno di Legge di Stabilità 2015 sono previsti alcuni significativi aumenti. Essi riguardano IVA, accise benzina, Irap, Auto e Fondo Pensione. Aumento IVA
In primo luogo c’è da verificare l’aumento dell’IVA che potrebbe iniziare, come clausola di salvaguardia, tra due anni senza ulteriori interventi di spending review. Potrebbe dunque scattare l’aumento dell’aliquota Iva agevolata del 10% di 2 punti percentuali nel 2016 e poi di un altro punto, al 13%, nel 2017. Invece, l’attuale aliquota ordinaria del 22% sarebbe da elevare al 24% nel 2016, al 25% nel 2017 e addirittura al 25,5% nel 2018.
Accise Benzina
La bozza del Ddl Stabilità 2015 contempla anche l’incremento delle accise sulla benzina se non dovesse arrivare il via libera dell’Unione europea allo split payment, il meccanismo in base al quale sono le Pubbliche amministrazioni a versare l’Iva.
Irap
Incremento, già dall’anno d’imposta in corso, dell’aliquota IRAP al 3,9 per cento. Non sono previste sanzioni per chi ha versato minori acconti previsionali in base all’aliquota del 3,5% prevista dal decreto Irpef della scorsa estate. Il taglio ci sarà solo in relazione alla componente lavoro per gli assunti a tempo indeterminato dal 2015: una misura che si applicherà solo per quei contribuenti che hanno alla proprie dipendente lavoratori con contratti a tempo indeterminato.
Auto
Nelle righe del Ddl di Stabilità 2014 si parla anche dell’abolizione dal pagamento bollo auto per le auto storiche. Tuttavia se a prima vista sembra una buona notizia, secondo le stime dell’Automotoclub storico italiano (Asi) il gettito per l’erario si attesterebbe appena di 7,5 milioni di euro mentre si rischierebbe di perdere 300-325mila vetture d’interesse storico-collezionistico.
Fondi pensione
La legge contempla anche l’aumento della tassazione dei proventi percepiti dai fondi pensione, che passa dall’11,5% al 20%, con efficacia retroattiva dal 1° gennaio 2014.