Jobs act: lo sciopero Cgil del 5 dicembre è illegittimo

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Lo sciopero Cgil del 5 dicembre non è del tutto legittimo. È quanto ha deciso l’Autorità di garanzia per gli scioperi, sottolineando che alcuni comparti andranno esclusi dallo sciopero, a partire dall’intero comparto del trasporto ferroviario. Nel contempo, in alcune Province italiane non si potrà scioperare con riferimento al trasporto pubblico locale.

I sindacati valuteranno come proseguire nelle azioni di lotta unitarie ma fino ad oggi, mentre i segretari, in piazza, hanno parlato esplicitamente di sciopero generale se non ci saranno repliche, Furlan, pur dichiarando che è inammissibile un altro blocco dei contratti, ha spinto il governo ad aprire i tavoli di trattativa, a mettere le risorse per il rinnovo dei contratti, sottolineando che «se questo non dovesse accadere verificheremo cosa fare. Queste sono state le loro dichiarazioni in giornata:

Sono i sindacati a dover decidere se scioperare o meno, aspetteremo le loro conclusioni. Vanno ascoltati sempre, ascolto sempre le loro istanze ogni volta che sono in piazza, sia quando sono scesi in piazza San Giovanni sia sabato scorso. Sono circa 2 miliardi le risorse da trovare per il rinnovo del contratto. Le questioni aperte sono varie comunque, a cominciare dalla staffetta generazionale che suona come una grande bugia perché sono solo al massimo 500 le nuove assunzioni a fronte delle 15 mila assunzioni promesse.  Anzi, entro la fine del governo Renzi più di mezzo milione di dipendenti pubblici saranno fuori. Nei prossimi 4 anni i dipendenti pubblici saranno 56 mila in meno, tra turn over e pensioni, e ha ricordato che la massa salariale dei dipendenti ammonta a circa 71 miliardi di euro, quella dei dirigenti (168 mila) a circa 20 miliardi.

 

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