Uno studio recentemente comparso all’interno della rivista Mens ha svelato i rapporti esistenti tra l’ultima Ltro effettuata dalla Banca Centrale Europea e banche tedesche.
Sulla rivista fondata da Pier Luigi Bersani e Vincenzo Visco, pubblicata sul sito dell’Associazione Nuova Economia Nuova Società, infatti, un esperto di finanza ha svelato che dei 1000 miliardi di prestiti a tassi agevolati, cioè con tassi inferiori a circa l’1 per cento provenienti dalla Banca Centrale Europea alle banche del Vecchio Continente, circa 250 miliardi di euro sono stati utilizzati per equilibrare il grande ammontare di crediti del sistema bancario tedesco nei confronti dell’Europa, ovvero in pratica per trasferire il rischio di credito dalle banche tedesche all’Eurosistema, tramite il sistema dei pagamenti Target 2.
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Lo studio quindi afferma che a metà del 2011 in occasione della Ltro attuata dalla BCE c’ e stata la nazionalizzazione dei debiti sovrani conseguente alla crisi degli spread, e il sistema dei prestiti triennali non è stato comunque in grado di armonizzare la situazione di squilibrio permanenti esistenti tra i diversi paesi europei, caratterizzati da un surplus sulle partite correnti dei paesi core e un forte deficit dei paesi periferici.
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Uno degli effetti di questo fenomeno è che il sistema tedesco è uscivo come avvantaggiato rispetto a quelli di altre nazioni europee, dal momento che l’economia tedesca appare solida e con livelli occupazionali molto elevati, mentre in altri paesi come la Grecia, la Spagna o l’Italia ci sono ad oggi rilevanti esigenze di credito. In Italia, ad esempio, l’andamento del settore dei prestiti è negativo da oltre due anni.