La Bank of Korea ha tagliato i tassi, così come poi ha fatto la BCE pensando di essere di stimolo alla’economia. Il tasso di riferimento è quindi stato abbassato di 25 punti base fino al 2,5 per cento che rappresenta il minimo dall’inizio del 2011.
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La decisione della banca centrale è arrivata dopo l’approvazione del Parlamento di Seul del budget supplementare di 5,300 miliardi di won che dovranno essere usati come stimolo per l’economia. Il Giappone aveva fatto la stessa cosa e la Corea del Sud ha semplicemente seguito l’esempio del colosso asiatico. In quella porzione di mondo, infatti, gli stimoli monetari e quelli fiscali sono da considerare prioritari per lo sviluppo.
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La notizia relativa alla Corea è stata soltanto la seconda bella notizia dopo la scelta della Reserve Bank of Australia di abbassare i tassi di riferimento fino al minimo storico del 2,75 per cento. Questo non vuol dire che la politica monetaria espansiva sia finita, anzi, sembra che le porte siano ancora aperte. La Corea del Sud, in fondo, ha dato il via alla prima riduzione di tassi nel giro di sette mesi.
Diverso è il discorso portato avanti dalla Fed che invece ha deciso di frenare il suo quantitative easing.