Negli ultimi tempi, nel mondo bancario e finanziario, si sente sempre più spesso parlare di asset quality review, un fenomeno che potrebbe influenzare da vicino anche il futuro andamento dei titoli di stato. Ma in che cosa consiste?
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L’espressione può essere in realtà tradotta con revisione della qualità dell’attivo e indica appunto quel processo di analisi e revisione a cui da qui a breve la Banca Centrale Europea – BCE – sottoporrà gli istituti bancari italiani ed europei. Il fenomeno consisterà quindi in una indagine più approfondita delle partecipazioni e degli attivi presenti nei bilanci delle banche al fine di emettere un nuovo giudizio sul livello di rischio e di esposizione degli istituti.
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Questo processo che la Banca Centrale Europea porterà avanti dovrà inoltre essere completato entro il mese di ottobre 2014, perché a partire dal 1 novembre dello stesso anno la BCE inizierà il suo periodo di vigilanza bancaria sugli istituti.
L’asset quality review, tuttavia, si inserisce in un più vasto processo di trasparenza ora in atto nel settore del credito e ne costituisce il terzo pilastro. La Banca Centrale Europea andrà a valutare in modo nuovo gli elementi di rischio degli istituti, sottoponendo le banche a simulazioni e a stress test che siano in grado di indicare il livello della solidità dei loro conti.
In coda a questo fenomeno c’è chi prevede che le banche italiane potranno ridurre la loro esposizione in relazione ai titoli di stato, e quindi andare a creare qualche tensione sui titoli del Tesoro.