Il colosso delle costruzioni nostrano, che è stato di recente acquistato dopo la post integrazione presentata da Salini, ha vissuto una giornata molto interessante a livello azionario. Tanta di questa fortuna azionaria sembra sia dovuta alle acquisizioni europee per le quali è stato dato il via libera.
Alcuni investitori importanti hanno quindi deciso di approfittare dell’occasione ma c’è qualcosa che in questa storia non quadra del tutto. Dopo la presentazione del piano di post integrazione, ad ogni modo, l’andamento del titolo è stato molto positivo. Si prevede infatti che nel 2016, quindi di qui a tre anni, l’azienda torni ad avere un fatturato di 7,4 miliardi di euro, oltre che un miliardo di Ebitda.
►Impregilo resta alto e si punta alla rinascita
Il rialzo per il titolo è stato sostanzioso, visto che è cresciuto di cinque punti percentuali portando il costo delle azioni a 3,3 euro. L’amministratore delegato in persona, Pietro Salini, ha presentato agli investitori e al mercato il risultato della fusione tra Impregilo e la Salini.
Adesso ci si aspetta che la borsa cresca ad un ritmo incessante e raggiunga il prima possibile il rialzo del 25 per cento. Salini ha dichiarato di essere disponibile anche a ridurre la sua quota se si trovassero degli investitori importanti e si studiasse un buon piano di dismissioni.