La crisi greca è diventata talmente importante che adesso anche la Chiesa ortodossa ha deciso di dare una mano allo stato che sta facendo di tutto per alleviare la crisi. Ad annunciarlo ci ha pensato, ancora una volta il premier Antonis Samaras che di recente si era scagliato contro il FMI riguardo all’iter definito per il salvataggio di Atene.
Samaras ha spiegato che sarà creata una società mista tra stato e chiesa, con un obiettivo: quello di valorizzare la proprietà immobiliare della chiesa in modo da dare una mano allo stato che dopo l’austerity si trova sempre ad affrontare una situazione troppo critica per i cittadini.
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La società mista di cui si parla tanto, sarà denominata Aeap e servirà a valorizzare quindi sia le case, sia i terreni posseduti dalla Chiesa greca. Ormai è ufficiale. La notizia fa respirare le borse ma dà sollievo soprattutto ad Atene. In termini generali è stato interpretato come un gesto di solidarietà in un momento molto importante per la società greca.
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In realtà la Chiesa ortodossa sarebbe scesa in campo anche molto tempo fa, ma come ricorda l’arcivescovo Ieronymos, la prima proposta d’interazione, presentata già nel 2009 al governo in carica allora, era stata messa da parte senza fornire una risposta alla controparte.