Le borse europee, dopo aver perso terreno la settimana scorsa, adesso si trovano a recuperare qualche punto percentuali negli scambi anche se la situazione varia da est ad ovest. Per esempio, in Asia, ancora una volta, prevale il timore per le condizioni dell’economia cinese che ha dimostrato di avere una forte crisi di liquidità.
►In Brasile si teme il crollo economico
Le aste dei titoli spagnoli e italiani, reagiscono negativamente alle notizie che arrivano dalla cina e c’è stato, infatti, un aumento dei rendimenti richieste dagli investitori. Soltanto per i tassi dei Ctz si parla di aumento del 50 per cento rispetto al mese di maggio.
►Il credit crunch cinese non piace all’Europa
Per completare la carrellata molto generica, dovremmo considerare anche quel che sta succedendo negli Stati Uniti dove c’è soddisfazione per la decisione della Fed, che adesso sembra definitiva, riguardo la politica valutaria accomodante da mantenere ancora fino alla fine dell’anno e sicuramente anche nella prima parte del 2014.
I mercati del Vecchio Continente, ad ogni modo, sono sembrati i più reattivi, decisi a non farsi condizionare da quel che sta succedendo in Cina. Per questo si è profilato un mercato a due velocità. L’Asia e l’America sottoposte all’apprensione degli investitori e l’Europa, al contrario, marginalmente toccata da quel che accade nel resto del mondo finanziario.