I mercati asiatici accelerano la ripresa ma ad andar bene è soprattutto il Giappone che cresce tornando ai livelli precedenti al crack Lehman Brothers. Della Cina si dice soltanto che pur avendo rallentato la sua crescita è stata capace di moltiplicare le esportazioni.
►I mercati asiatici accelerano la ripresa
La più grande economia del mondo, che per troppo tempo è stata trascurata dai mercati, adesso che è sulle prime pagine della cronaca finanziaria, rischia di finire nel mirino degli speculatori. Le prospettive sulla Cina, infatti, non sono buone. Il potenziale rallentamento fa prevedere una crisi del debito.
►Sui bond giapponesi l’effetto-Kuroda
Contribuisce sicuramente a questo stato di cose anche il taglio alle spese operato dagli Stati Uniti. Gli ultimi dati disponibili per l’interpretazione della situazione, sono quelli che riguardano l’HSBC e i dati del PMI manifatturiero di febbraio.
Secondo gli analisti che hanno preso in esame il report, i risultati sono al di sotto delle aspettative. L’HSBC è sceso dal 52,3 al 50,4 mentre per l’indice della produzione manifatturiera, in un mese, è passato dal 50,4 al 50,1. Ci si aspettava invece un lieve incremento del valore.
I due elementi presentati, per analogia con gli altri paesi che hanno avuto problemi simili, dimostrano che siamo agli albori di una crisi del debito. Si tratterebbe di un vero disastro finanziario.