Siamo talmente abituati a pensare che i titoli come bond e buoni del tesoro, debbano essere usati per vendere quote del debito pubblico di un paese, che dimentichiamo gli usi alternativi che si possono fare dei soldi raccolti.
La Cina, ancora una volta, c’illustra l’alternativa. Nel 2012, infatti, questo paese ha insistito molto sul mercato dei corporate bond che sono aumentati in modo esponenziale. Nell’anno 2012 le emissioni di bond sono diventate 14 volte più numerose delle azioni.
È chiaro ormai che sono lo strumento privilegiato dal governo pechinese per il finanziamento dell’economia. A livello quantitativo si nota che le obbligazioni emesse nel 2012 sono state il 54% in più di quelle emesse nel 2011 ed hanno raggiunto al quota record di 4,1 miliardi di yuan che equivalgono a 657 miliardi di dollari.
A riportare questi dati ci ha pensato Bloomberg che ha evidenziato anche il calo dei collocamenti azionari che hanno subito complessivamente una contrazione del 14 per cento arrivando a quota 277 miliardi di yuan alla Borsa di Shanghai.
Quest’ultima, ha chiuso l’anno con un modestissimo incremento delle contrattazioni pari allo 0,7 per cento. Un aumento risibile se paragonato ai rendimenti dei corporate bond fissati al 4,69 per cento che è sempre il doppio del rendimento medio mondiale del 2,59 per cento.