Presunte irregolarità, da tenere d’occhio. La Consob ha perquisito Banca Imi, la divisione che si occupa di mercato per il gruppo Intesa Sanpaolo.
La banca, al cui vertice si trova Mauro Micillo, è finita nel mirino della Consob, l’Authority che vigila sulla Borsa, per effetto di alcune operazioni sospette. Ancora non si sa il motivo ufficiale della ‘visita’, in quanto è stato mantenuto un elevato riserbo sui motivi.
Tuttavia, al centro della verifica potrebbe esserci l’operazione di aumento di capitale da 500 milioni di euro lanciata lo scorso anno dal gruppo Cattolica Assicurazioni e per la quale Banca Imi aveva fatto da advisor garantendo con Mediobanca l’eventuale inoptato.
Di recente Banca Imi ha alzato il suo giudizio sul gruppo assicurativo portandolo da 8,1 euro a 8,15 euro, consigliando ai risparmiatori di aggiungere titoli in portafoglio. Un’operazione che in qualche modo ha insospettito la Consob. Con ogni probabilità è questo il motivo per il quale l’Autorità avrebbe deciso di sciogliere le riserve e perquisire la sede del gruppo.
Nella narrazione del fatto è opportuno non omettere alcun particolare. L’aumento di capitale, terminato lo scorso 27 novembre 2014, concerneva 117 milioni di azioni, offerte a un prezzo di 4,25 euro per un valore complessivo di quasi 500 milioni di euro.
Al lancio dell’operazione il titolo venne messo in stand-by per eccesso di ribasso con un calo teorico del 12,10%.
A seguito dell’annuncio delle condizioni definitive dell’aumento di capitale, Banca Imi aggiornò il prezzo obiettivo su Cattolica assicurazioni da 15,30 a 7,81 euro, confermando il giudizio “hold” (tenere).
Non rimane che seguire gli sviluppi di questa spinosa situazione.