ICS è la sigla che sta per Istituto di Credito Sportivo. Una sigla fino a poco tempo fa dimenticata dai più, ma che nelle ultime ore è diventata molto, molto popolare. La Corte dei Conti ha infatti aperto recentemente una procedura di indagine proprio su alcune operazioni compiute dall’ Istituto di Credito Sportivo che al momento risulta, nel panorama italiano, l’ ultima banca pubblica rimasta.
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Ma veniamo ai fatti. La Corte dei Conti ha fatto recapitare all’ ICS un invito dedurre, procedura che anticipa l’ indagine formale vera e propria, ancora non in corso, per indagare su una modifica dello Statuto interno dell’ Istituto di credito, che gli avrebbe permesso di dirottare circa 82 milioni di euro verso dei soggetti privati.
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L’ Istituto di Credito Sportivo, invece, nasce come soggetto finanziato anche dallo Stato, che devolve alle sue casse quanto ricavato dai Concorsi Pronostici – a firma Lottomatica ad esempio – e che, almeno fino al 2004, avrebbe dovuto partecipare alla ripartizione degli utili proprio sulla base di quanto previsto dallo Statuto.
In seguito alla modifica dello Statuto da parte del Mef e del Mibac, tuttavia, nel corso del periodo 2005 -2010 la maggior parte degli utili sono stati devoluti a banche private, mentre solo una piccolissima percentuale allo Stato, nonostante i finanziamenti iniziali.
Su questi fatti prevede di indagare la Corte dei Conti.