I dati sulla produzione nella zona euro sono dei segnali incoraggianti che rafforzano l’idea che la ripresa stia arrivando in Europa. La fiducia economica è migliorata nel mese di dicembre al livello più alto dal luglio 2011 e la produzione industriale è aumentata del 3% su base annua nel mese di novembre. La Banca centrale europea prevede una crescita economica dell’1,1% nella zona euro quest’anno, accelerando all’1,5% nel 2015.
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In Germania, la più grande economia europea, la produzione industriale è salita al massimo da 32 mesi a gennaio, con le aziende che registrano una forte crescita e un’accelerazione della produzione dei nuovi ordini.
Il presidente della Bce Mario Draghi ha affermato che l’economia europea sta crescendo nuovamente e la ripresa si sta ampliando dalle esportazioni alla domanda interna. I dati economici sono quindi di ripresa dopo una profonda crisi.
Sulla stessa linea, in riferimento all’economia globale, Kenneth Rogoff, professore alla Harvard University, che in in un’intervista a Bloomberg Television ha detto che mentre l’economia mondiale mostra segni di miglioramento, la crisi finanziaria non è stato ancora completamente superatta.
L’economia degli Stati Uniti è in ripresa, mentre in Cina ci sopno segni contrazione per quanto riguarda la produzione industriale, anche se su base annua non è così. In effetti, la produzione industriale è aumentata del 9,7% nel mese di dicembre rispetto all’anno precedente, a fronte di un ritmo del 10 per cento nel mese di novembre. La contrazione quindi è nel confronto al mese precedente e non annua.
Nell’Eurozona il problema è il tasso di disoccupazione del 12,1%. Il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,2% nel quarto trimestre, dopo un aumento dello 0,1% nei tre mesi precedenti.