L’adagio che ha accompagnato lo sviluppo della crisi è stato molto semplice: siamo in un momento difficile ma le famiglie non rinunciano ad alcuni piccoli lussi, o anche “c’è la crisi, ma i ristoranti sono pieni”. A distanza di qualche mese, però, i dati ufficiali parlano di un’inversione di tendenza, di una situazione cronica: è in crisi anche la vendita al dettaglio.
► Crollano le vendite di surgelati
L’Istat ha raccontato quello che sta succedendo nel nostro paese. A gennaio rispetto a dicembre 2012 c’è stato un calo delle vendite al dettaglio dello 0,5% che diventa un calo del 3 per cento se il raffronto è fatto tra gennaio 2011 e gennaio 2012. Nel primo mese dell’anno in corso i prodotti alimentari nel carrello degli italiani sono stati meno del previsto e complessivamente sono andati peggio di quelli non alimentari ma, il dato più interessante riguarda la crisi dei discount.
► I consumi parlano del peggioramento dell’Italia
Se c’era un settore, dunque, che aveva resistito alla crisi, era quello alimentare. Gli italiani, per risparmiare, in un primo periodo, si sono affidati ai discount alimentari che potevano offrire prodotti di qualità senza appesantire i prezzi con il peso dell’advertising.
Adesso, invece, anche i discount hanno accusato una diminuzione lieve su base annua dello 0,2 per cento. Nello stesso periodo aumenta l’importanza della grande distribuzione che passa dal 38,9% al 44,9%.