I conti della Philips non sono al riparo dalla crisi, è questo il risultato dell’ultimo report dedicato all’argomento. I settori che soffrono maggiormente della flessione industriale dell’azienda sono quello dell’illuminazione e quello delle apparecchiature mediche che insieme formano l’80 per cento del fatturato Philips.
►Philips si abbandona al rosso
I paesi dell’Occidente, in questo momento, sono in una fase di depressione e stagnazione e il risultato economico di molte industrie conferma questa situazione. I prodotti per la cura della persona, invece, hanno i conti in ordine e talvolta in crescita. L’utile, però si assesta sui 161 milioni di dollari che sono l’1 per cento in meno del 2011.
Le lampadine e i prodotti per la sanità sono quindi il vero tallone d’Achille della Philips, un’azienda olandese che non ha resistito a lungo al perdurare della crisi del Vecchio Continente. Il primo trimestre del 2013 si è chiuso con i profitti in calo dell’11 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Il titolo in borsa ha sofferto la diffusione delle notizie sulla crisi Philips. L’unica ancora di salvataggio sembra rappresentata dalle lampadine led e da quelle a risparmio energetico, oltre che dal settore che in genere è racchiuso dentro la denominazione di “consumer lifestyle”. Si parla quindi di regolabarba, di depilatori, di machine del caffé e via discorrendo. Il consumer lifestyle ha fato registrare un aumento del fatturato pari al 9 per cento.