Economia e politica sono più legate che mai. Soprattutto in questo momento che le sorti politiche di molti paesi sono sull’orlo del collasso. A trainare e borse verso il basso in questa apertura del lunedì mattina, nello specifico, sono la crisi di Governo che stiamo vivendo in Italia e il dibattito sull’approvazione del bilancio Usa.
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Due zavorre per le borse europee che questa mattina non sono riuscite a decollare, anzi, tutti i segni sono negativi e la peggiore delle performance è stata registrata a Milano: Piazza Affari cede l’1,55%, Francoforte segna -0,98%, Parigi -1,08%, Londra -0,73% e Madrid -1,09%.
Dato il ribasso delle borse delle borse europee, anche lo spread varia il suo livello e passa a 280 punti base, dopo la buona chiusura dello scorso venerdì quando si era assestato sui 263 punti. Il differenziale Bonos/Bund è a 270.
La stessa situazione di nervosismo si registra anche sulle borse internazionali, incerte in attesa della decisione sul bilancio Usa che fa concretizzare ogni ora che passa il rischio di una chiusura delle attività del governo, che diventerebbe un defaul tecnico dal prossimo 17 ottobre. Il termine ultimo per trovare un accordo tra il partito repubblicano e quello democratico sulla definizione della nuova legge di bilancio è fissato per questa notte.
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Altro dato macroeconomico che sta pesando sulle borse è quello riguardo all’economia giapponese, paese dal quale ci si attende una revisione al ribasso della produzione industriale.