La differenza tra il tasso di ingresso e il tasso a regime di un mutuo

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 Ogni mutuo è caratterizzato dall’applicazione di un tasso di interesse, che in genere riassume parte degli oneri che il cliente deve pagare alla banca o all’istituto di credito per avere la concessione del finanziamento ipotecario. Il tasso di interesse esprime quindi il costo del mutuo e in base alla tipologia di tasso applicato al credito concesso i mutui stessi si dividono in diverse tipologie – mutui a tasso fisso, mutui a tasso variabile, mutui a tasso misto, etc. 

Come scegliere il mutuo giusto per le proprie esigenze

Quando ci si informa per la scelta di un mutuo e si leggono le condizioni contrattuali di un mutuo è possibile però anche imbattersi in definizioni quali tasso di ingresso e tasso a regime, che vengono applicati ai finanziamenti in diversi periodi di tempo.

Ecco quindi in che cosa consiste la differenza tra il tasso di ingresso e il tasso a regime di un mutuo. 

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La differenza tra il tasso di ingresso e il tasso a regime di un mutuo

E’ necessario sapere che gli intermediari finanziari sono soliti offrire tassi di interesse particolarmente vantaggiosi per i primi mesi di durata del mutuo e questi tassi, che presentano dei valori decisamente competitivi e convenienti rispetto alle medie di mercato vengono definiti tassi di ingresso. 

Una volta terminato però il periodo di applicazione del conveniente ma temporaneo tasso di ingresso, al mutuo viene applicato il tasso definitivo, detto appunto tasso a regime. 

La differenza tra il tasso di ingresso e il tasso a regime può essere anche abbastanza consistente, quindi tutti i clienti sono invitati a prendere bene in considerazione vantaggi e criteri effettivi.

 

 

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