Quali sono le differenze tra mutuo fondiario e mutuo ipotecario, quali i requisiti necessari per chiedere l’uno o l’altro, quali i pro e i contro di ogni soluzione?
Quando si parla di mutuo ipotecario è diverso rispetto a parlare di mutuo fondiario. Si tratta di due tipologie di finanziamento diverse per l’acquisto della prima o della seconda casa. Presentano pertanto delle differenze. Chi è in procinto di mettersi un tetto sopra la testa deve per forza comprendere le differenze.
“Il credito fondiario ha per oggetto la concessione, da parte di banche, di finanziamenti a medio e lungo termine garantiti da ipoteca di primo grado sugli immobili.”
Questo è quello che è scritto nel Testo Unico Bancario ai sensi dell’art. 38 del Decreto Legislativo n° 385 (1 settembre 1993). Il mutuo fondiario è una sotto-categoria dei mutui ipotecari. Per cui siamo di fronte ad un mutuo che è erogato dalla banca, la cui restituzione del debito avviene su medio o lungo termine, e dove in caso di insolvenza del mutuatario si fa ricorso all’ipoteca di primo grado sull’immobile.
> Il reddito fondiario e i famigliari a carico
Il mutuo fondiario, che è comunque ipotecario poiché prevede l’iscrizione di un’ipoteca, è riservato esclusivamente all’acquisto della prima casa e gode di alcuni vantaggi, tra i quali tassi più vantaggiosi, spese notarili ridotte e la possibilità di detrarre gli interessi passivi. Tutte caratteristiche che lo rendono più conveniente rispetto ad un mutuo ipotecario. Questo non è fondiario e non presenta gli stessi vantaggi. In genere si stipula per l’acquisto di immobili non a fini abitativi o per liquidità.