Lo dice l’Istat, l’Istituto Nazionale di Statistica, che ha confrontato i dati attuali con quelli del lontano 2011. Nel mese di settembre 2013 la fiducia dei consumatori italiani ha raggiunto gli stessi livelli del luglio di quell’anno, quando la spirale negativa della crisi economica ancora non aveva colpito così duramente il Paese e l’Italia ancora non era entrata in un clima di instabilità politica permanente.
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Secondo i dati raccolti dall’Istat, cioè, il mese di settembre avrebbe portato una ventata di ottimismo ai consumatori italiani, facendo lievitare in più settori i livelli della fiducia nazionale. Ma veniamo ai dati concreti. Nel mese di agosto 2013 era stato possibile registrare un indice della fiducia pari a 98,4 punti. A distanza di neanche un mese questo valore sembra aver avuto un incremento di diversi punti, arrivando a toccare quota 101,1 punti.
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Per valutare appieno questo dato si deve però tornare al 2005, quando si rincontra in Italia un valore che supera la base 100. Ma non è finita qua. L’indice della fiducia dei consumatori italiani sta migliorando, secondo l’Istat, sia dal punto di vista del quadro personale – ora 102,4 – che da quello economico – ora 99,7, che rispetto ai livelli del mese di agosto 2013 guadagnano altri punti preziosi.
L’unico velo di incertezza, invece, pesa sul futuro, il cui indice non migliora rispetto ad agosto ma si pone in leggera flessione – a settembre 100,4. Dal lato opposto però, con la riapertura delle scuole e la ripresa delle attività gli italiani risultano più fiduciosi nel calo della disoccupazione.