La Finlandia ha deciso di mettere fine alla rincorsa della moneta unica e assecondando quello spirito antieuropeo che imperversa nel Vecchio Continente, ha deciso di abbandonare agli altri Stati membri lo spazio dell’Eurozona. Quindi, attualmente, troviamo da un lato i paesi come la Lettonia che non vedono l’ora di svecchiare la loro immagine nel mercato internazionale adottando l’euro anche con delle ricadute economiche pesanti per la popolazione ed altri paesi che invece, a ben pensarci, dell’euro non sanno che farsene.
►Perché per la Lettonia l’euro è un bene
La Finlandia è ad un passo dall’abbandono dell’euro e molti analisti hanno iniziato a chiedersi cosa potrebbe succedere un domani se molti paesi forti dell’UE prendessero la stessa iniziativa. La Finlandia è sulla bocca di tutti ma non è escluso che anche la Germania prenda la stessa strada esasperata dal ruolo esoso di prima della classe.
A parlare della condizione tedesca ci ha pensato anche lo chief economist della Deutsche Bank che, come molti altri personaggi del mondo della finanza teutonica, sono preoccupati per la situazione economica dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Il riferimento è sicuramente alla Spagna, all’Italia e alla Grecia.
►L’austerity blocca il PIL americano
L’obiettivo della Finlandia e della Germania è quello di avere sempre una moneta forte per gestire il business internazionale e quindi, qualora la crisi continuasse a dilagare, ritengono sia meglio affidare l’euro ai paesi di “serie B” che ne decreteranno la fine.
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