In questi giorni si è creata una spaccatura in Europa su un tema di primo livello: quello della disoccupazione. Da una parte, infatti, la Commissione Europea avrebbe voluto creare un fondo assicurativo per far partire un progetto economico e sociale che avrebbe messo tutti gli Stati membri dell’Unione in condizione di beneficiare di forme di sussidio per la disoccupazione.
> Dati Istat: disoccupazione al 12% e quella giovanile al 40%
Dall’altra parte, però, la Germania ha rifiutato in maniera categorica questa proposta, sostenendo di essersi sempre opposta alla creazione di un simile fondo comune. In questo modo, dunque, si sono confrontati il presidente della Commissione Europea Barroso e la cancelliera federale rieletta Angela Merkel, non trovando per il momento un accordo su misure comunitarie che dal piano meramente economico sarebbero sconfinate su quello politico e sociale.
>In Svizzera è record di occupazione
Per la Germania, dunque, che già in passato si era opposta ai disegni dell’Unione Europea in fatto di unione bancaria, i tempi non sono ancora maturi perché si realizzi anche una unione dei debiti e dei patrimoni, almeno fino a quando non si arriverà ad una unione politica. Niente integrazione delle responsabilità sociali, quindi, a maggior ragione in un momento di crisi come questo in cui le economie più solide dovrebbero per forza di cose trainare quelle più deboli.
Dal fondo proposto dalla Commissione europea gli Stati dell’Unione avrebbero infatti potuto attingere fino alla metà del valore dei sussidi per la disoccupazione, a patto che la disoccupazione nazionale avesse raggiunto un certo livello. Ma la Germania in questo momento si trova ad avere un livello di disoccupazione pari solo al 5,2%. E questo spiega tutto.