La recessione è tipica dell’Europa ma sta coinvolgendo anche il resto dell’economia globale e se la recessione è generalizzata, vuol dire che è ancora più difficile che in passato uscirne. Il Fondo monetario internazionale, su questo punto, è stato chiaro ed è partito nella riflessione considerando soltanto i dati del mercato europeo dell’auto.
►Marchionne e lo stipendio nel periodo di crisi
Per la diciottesima volta consecutiva abbiamo dovuto fare i conti con un calo che nell’ultimo report è stato superiore al 10 per cento. Questo vuol dire soltanto che l’Europa è ancora lontana dalla ripresa economica e dalla resurrezione dei consumi. I mercati, quindi devono fare i conti con i risultati sul campo ancora deludenti e lo sforzo delle banche centrali di riequilibrare la situazione.
►Uscire dalla crisi con diverse opzioni
Questo atteggiamento delle banche centrali sembra aver iniettato ottimismo alle borse e così sia Wall Street che la borsa di Tokyo hanno chiuso in rialzo. In Europa, invece, la situazione è più complessa e per descriverla è necessario ripartire da Milano.
La borsa italiana, infatti, si è presentata con due binari parallelo, quello su cui corrono i titoli azionari e quello su cui si muove il mercato obbligazionario. Entrambi proseguono del loro passo e mostrano un’Italia finanziaria a due velocità.