Le Borse stentano a consolidare il rimbalzo delle vigilia sulla falsa riga dell’incertezza sulle trattative tra la Grecia e i creditori internazionali.
Nella giornata di ieri negoziatori del Fondo monetario internazionale hanno lasciato Bruxelles sottolineando la mancanza di passi avanti, oggi il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, ha dichiarato che le trattativa “ripartirà in prima istanza a livello tecnico, la politica arriverà dopo”, ma in Germania la Bild scrive: “Angela Merkel si prepara alla Grexit”. Intanto il ministro greco del Lavoro, Alekos Flabouraris, dice: “Mi auguro che un’intesa arrivi molto presto, il 18 giugno quando si terrà l’Eurogruppo”, una presa di posizione che ricalca quella del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk che aveva fissato la stessa data come ultimo giorno utile per un’intesa che scongiurasse “il game over” sulla Grecia.
In mancanza di appuntamenti macroeconomici di rilievo – al netto della produzione industriale europea salita ad aprile dello 0,1% e della fiducia americana in arrivo nel pomeriggio – i mercati del Vecchio continente si muovono all’insegna dell’incertezza: a Milano Piazza Affari cede l’1,6%, Londra lo 0,7%, Francoforte l’1,3% e Parigi l’1,5%. L’euro è in calo, ma sopra quota 1,12 dollari: la moneta europea passa di mano a 1,124 dollari. Lo spread è in aumento in area 140 punti base con i Btp italiani che rendono il 2,28%. Debole in avvio Wall Street: il Dow Jones cede lo 0,4% come il Nasdaq.
In mattinata la borsa di Tokyo ha chiuso in leggero rialzo. L’indice Nikkei avanza dello 0,12% a 20.407,08 punti, frenato dalla crisi greca. Il titolo di Toshiba perde oltre il 5%. La produzione industriale giapponese è salita ad aprile dell’1,2% congiunturale (dato rivisto al rialzo dall’1%, indice destagionalizzato): su base tendenziale la produzione è salita dello 0,1% (rivisto da -0,1%, indice grezzo).