L’equilibrio politico del nostro paese, in questo momento, è davvero precario. Se ne sono accorte le agenzie di rating come Fitch che hanno declassato l’Italia e se ne sono accorte anche le banche d’affari come Morgan Stanley che non considerano più sicuri gli investimenti nel territorio tricolore.
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Questo equilibrio politico precario nasce da una situazione d’incertezza in cui il PD, grazie al premio di maggioranza, ha conquistato il maggior numero di seggi alla Camera, pur non essendone il primo partito, ma non ha raggiunto un equilibrio altrettanto forte in Senato, dove tutto è nelle mani di un accordo con un’altra forza politica.
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In questi giorni l’incertezza, che sicuramente non fa bene ai mercati, è stata acuita dalla scelta della guida della Camera e del Senato. A quale partito o movimento andranno gli incarichi di presidente della Camera e di presidente del Senato? Sciogliere questo quesito è importante, ma tutti vogliono ottenere qualcosa in cambio dal voto per l’uno o per l’altro candidato.
La tensione sale ed è sempre scontro tra il PD e il Movimento 5 stelle. I cosiddetti grillini, infatti, ambiscono, quale primo partito alla Camera, alla presidenza di Camera e Senato. Il PD, da cui dipende molto di questa scelta, sembra essere disposto a lasciare Montecitorio ai 5 Stelle, affidando ad Angela Finocchiaro la presidenza del Senato.