Sarà perché lo Stato ha di recente un disperato bisogno di fare cassa. Sarà perché una seconda possibilità alla fin fine si concede a tutti. Sarà perché la macchina della giustizia non può allungare ancora i suoi tempi già biblici. Fatto sta che il contenzioso ancora aperto tra la Corte dei Conti e i titolari delle slot machine giudicate non in regola in precedenza sembra aver trovato la strada di una conciliazione. Pecuniaria e scontata.
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La questione, infatti, si potrà risolvere beneficiando anche di uno sconto. I titolari di slot machine che tra il 2004 e il 2006 si erano dimenticati di collegare alle linee del telefono e dunque alla banca dati centrale del monopolio – attraverso il sistema informatico della Sogei, la società di Information and communication technology del ministero dell’Economia e delle Finanze – le macchinette in questione potranno usufruire infatti di una soluzione ancora più vantaggiosa per risolvere il contenzioso aperto con la Corte dei Conti.
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La Corte dei Conti li aveva condannati al pagamento di 2,5 miliardi di euro. Per agevolare la risoluzione del contrasto era stata poi concessa la possibilità di pagare il 25% del totale, ovvero circa 600 milioni di euro complessivi. Ma adesso questa cifra è ulteriormente diminuita del 5%.
Per coloro che decideranno di pagare subito, la sanzione sarà infatti pari solo al 20%, cosa che, se moltiplicata per il totale dovuto, permetterà ai gestori un risparmio complessivo di 100 milioni di euro. Il provvedimento in questione è passato attraverso un emendamento del Governo al decreto legge sull’IMU, presentato in Aula alla Camera.