La legge di Stabilità rivede ex novo la tassazione sugli immobili e sui servizi e le imposte che gravano sui cittadini cambiano volto ed entità. Ma anche in fase di dopo IMU quello che i proprietari di casa si domandano è quanto andranno in definitiva a pagare con la nuova impostazione del sistema tributario.
> I provvedimenti della Legge di Stabilità
La nuova Tasi, ad esempio, sarà più o meno cara della vecchia IMU? La Tasi, la nuova tassa sugli immobili, è ancora in via di definizione e prima della presentazione del testo definitivo della legge di Stabilità non si potranno fare previsioni più precise, ma intanto, sulla base delle bozze di legge circolate fino a questo momento c’è chi prova a fare i conti in tasca agli italiani.
> Arrivano la Tasi e la Tari a rimpiazzare l’IMU
Secondo le prime informazioni sulle aliquote da applicare alle rendite catastali circolate in questi giorni, la nuova Tasi potrebbe essere meno cara dell’IMU, solo se l’aliquota restasse all’q per mille, ovvero al suo valore inferiore, producendo un gettio che è pari solo al 57% di quello della vecchia IMU.
Di conseguenza, invece, se venisse applicata l’aliquota massima, ovvero al 2,5 per mille, la tassa sugli immobili produrrebbe il 7,4% in più del gettito della vecchia IMU.
La scelta, quindi, tra una versione più soft della tassa e una più salata, dipenderà anche questa volta dai sindaci e dagli amministratori locali che potranno o meno trasformare l’imposta in un grave onere per le famiglie.
Le medie degli importi dovuti, ad ogni modo, viaggiano ora tra i 105 euro di medio con aliquota bassa e 262 euro di media con aliquota massima.