Tutti si preoccupano dello spread ma adesso che i rendimenti dei BTp non fanno più paura e la tensione sui mercati periferici si è allentata, gli analisti sono abbastanza lucidi per sostenere la tesi che il pericolo più grande per l’Italia arriva dalla politica.
► Il bilancio ragionato dell’ultima asta BTp
La versione ufficiale e dettagliata di questa tesi l’ha redatta Morgan Stanley che in riferimento all’economia tricolore cita il cosiddetto political cliff parafrasando quel che accade in America dove è stata trovata una soluzione al default USA. Quel che l’agenzia vede in atto nel nostro paese non è certo una politica finalizzata a salvare l’Italia dal tracollo finanziario, quanto piuttosto una battaglia per il potere.
► Usa, allarme per il debito e per il Fiscal Cliff
Siamo in prossimità delle elezioni, e bisogna farei conti con un aumento in media di 24 punti base degli interessi, legato al crollo dell’ultimo governo, e con un calo del 5 per cento dei mercati azionari.
Secondo gli analisti, in questo momento, l’Italia è un campo minato in cui si possono concludere affari eccellenti a prezzo di correre un grosso rischio. Tutti sono in attesa di conoscere il responso delle urne che potrebbe incidere sull’equilibrio dell’Europa intera.
Il problema non è tanto in un partito piuttosto che in un altro ma nel programma di austerity che sarà studiato per i cittadini che potrebbero vedere aumentare in modo esponenziale il loro malcontento, arrivando fino alla protesta in grado di paralizzare l’attività politica.