Nonostante i segnali positivi che arrivano dall’Europa, in relazione ad una lenta ripresa dell’economia dell’Eurozona, per l’Italia ancora si respirano venti di crisi e gli ultimi dati diffusi dall’Istat in merito alla produzione industriale italiana sembrano confermarlo.
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L’Istat ha rilevato, infatti, che nel mese di luglio 2013 la produzione industriale italiana ha subito un calo pari all’1,1%, dato rilevabile su base mensile, ovvero rispetto al mese precedente di giugno 2013. In termini tendenziali, invece, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, il calo della produzione industriale italiana è stato molto più pesante: l’Istat parla infatti di un calo del 4,3%.
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Per quanto riguarda, invece, i settori economici che sono stati maggiormente interessati dagli andamenti del mese di agosto le rilevazioni dell’Istat parlano, su base congiunturale, di:
- un incremento dell’1,7% per il comparto dell’energia
- un incremento del 4,4% per il settore del tessile, dell’abbigliamento, delle pelli e dell’accessori
- un aumento del 2,2% per la fabbricazione del coke e degli altri prodotti petroliferi raffinati
Se si guarda, invece, alla situazione su base annua, l’Istat fa notare che la produzione industriale italiana risulta compresa in una situazione di calo generale. Cala, infatti:
- del 7,1% il comparto dell’energia
- del 6,6% quello dei beni strumentali
- del 3,7% il settore dei beni di consumo
- del 2,1% il settore dei beni intermedi
- del 11,1% il settore dell’industria del legno, della carta e della stampa
- dell’8,4% quello della produzione dei mezzi di trasporto.
Se si guardano i dati dell’Eurozona, invece, si nota che nel mese di luglio 2013 la produzione industriale è scesa dell’1,5% e del 2,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.