Senza dubbio quella di ieri è stata una forte protesta dinanzi alla Prefettura di Cuneo, da parte di più di trecento commercianti e artigiani della Granda che hanno aderito alla mobilitazione generale di Rete imprese Italia. Non era però presente il prefetto Giovanni Russo (impegnato a Pollenzo per la cerimonia d’inaugurazione dell’Anno Accademico), nel momento in cui una delegazione ha consegnato al viceprefetto Maria Antonietta Bambagiotti le rivendicazioni del mondo produttivo.
Le stesse che in sessantamila hanno chiesto a Governo e Parlamento in piazza del Popolo a Roma, dove erano presenti anche 1200 operai di Cuneo per la mobilitazione generale. Numerosi slogan quali “Senza Impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro”, hanno movimentato la giornata indetta da Rete Imprese Italia, organismo che rappresenta Confartigianato, Cna, Confcommercio e Confesercenti.
Cosa chiedono gli artigiani
- meno tasse;
- meno costi e burocrazia per il lavoro;
- più credito alle aziende;
- tempi certi di pagamento da parte degli enti pubblici.
In sintesi, le richieste degli artigiani sono le seguenti: meno tasse, meno costi e burocrazia per il lavoro, più credito alle aziende e tempi sicuri di pagamento da parte degli enti pubblici. Le stesse richieste saranno avanzate alla mobilitazione parallela in programma alle 12,30 di oggi dinanzi alla Prefettura di Cuneo, dove è iniziato il volantinaggio da parte di artigiani, commercianti e titolari di piccole e medie imprese. Una delegazione incontrerà dunque il prefetto, Giovanni Russo, consegnandogli un documento con le istanze provenienti mondo produttivo.
Durante la giornata di protesta è stato osservato un minuto di silenzio seguito da un grande boato al fine di ricordare i piccoli imprenditori morti suicidi. Poi numerosi cori e slogan contro una classe politica che non li rappresenta e che deve andarsene a casa.